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domenica 29 giugno 2008

Re Alarico sepolto a Cosenza con il suo tesoro

La leggenda è famosa. Alarico re dei goti saccheggiatore di Roma imperiale nel 410, portò via dall'ormai ex capitale dell'impero, un tesoro inestimabile, di cui faceva parte il frutto del saccheggio di Tito, alloggiato nel tempio di Salomone. Dopo Roma Alarico continua la sua discesa trionfale verso sud e nei pressi di Cosenza morì si dice per peste. Il suo esercito allora, deviò il flusso del fiume Crati e del fiume Busento ( che erano in confluenza ) e scavata una fossa vi seppellirono il grande re, il suo cavallo e il suo inestimabile tesoro. Se tutto ciò fosse vero, Cosenza diverrebbe luogo di crocevia mondiale, alleviando le pene che sono comuni a tutto il mezzogiorno. In realtà le fonti antiche ci parlano poco di questo episodio ma la curiosità rinacque dopo la pubblicazione di una poesia del grande August Graf von Platen, che eloggiò Cosenza facendo riferimento all 'episodio di Alarico. Si riporta ora il testo originale della poesia in una trasposizione in prosa ma senza la traduzione poichè la ritengo una cosa più corretta:



Das Grab im Busento

Nächtlich am Busento lispeln, bei Cosenza , dumpfe Lieder;aus den Wassern schallt es Antwort und in Wirbeln klingt es wieder!Und den Fluss hinauf, hinunter ziehn die Schatten tapfrer Goten,die den Alarich beweinen, ihres Volkes besten Toten. Allzufrüh und fern der Heimat mussten sie ihn hier begraben,während noch die Jugendlocken seine Schultern blond umgaben. Und am Ufer des Busento reihten sie sich um die Wette,um die Strömung abzuleiten, gruben sie ein frisches Bette. In der wogenleeren Höhlung wühlten sie empor die Erde,senkten tief hinein den Leichnam, mit der Rüstung, auf dem Pferde. Deckten dann mit Erde wieder ihn und seine stolze Habe,dass die hohen Stromgewächse wüchsen aus dem Heldengrabe. Abgelenkt zum zweiten Male, ward der Fluss herbeigezogen: mächtig in sein alts Bette schäumten die Busentowogen. Und es sang ein Chor von Männern: "Schlaf in Deinen Heldenehren!Keines Römers schnöde Habsucht soll Dir je Dein Grab versehren!" Sangen's und die Lobgesänge tönten fort im Gotenheere;wälze sie, Busentowelle, wälze sie von Meer zu Meere.

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Alessandro Magno ritrovato?

Secondo una recente teoria di un tale Prof. Andrew Chugg, Alessandro il Macedone, altrimenti detto Alessandro magno, morto all'età di 33 anni a Babilonia come ci dicono le fonti antiche, starebbe "riposando" al posto di San Marco, nell'omonima chiesa di Venezia. Ritrovare la tomba di Alessandro sarebbe il sogno di qualsiasi persona ma la Chiesa non ha mai riferito nulla riguardo questa vicenda, preferendo semplicemente ignorare alcune teorie. Il corpo di Alessandro si troverebbe a Venezia, in virtù di uno scambio fatto da mercanti veneziani ad Alessandria d'Egitto, dove il corpo del macedone sarebbe stato sostituito al corpo di San Marco e lo scambio sarebbe stato agevole poichè entrambi i corpi erano coperti da un telo identico. Quando si accorsero dello scambio, ormai era troppo tardi perchè i mercanti già avevano fatto ritorno in laguna, dove risiederebbe l'uomo che gettò le basi della prima globalizzazione.

Macchina del tempo in Vaticano?

Una sorta di televisore farebbe conoscere il passato, sogno di milioni di persone e questa scoperta incredibile sarebbe stata fatta da padre Pellegrino Alfredo Maria Ernetti, benedettino, esorcista, musicologo di fama internazionale e scienziato; la macchina sarebbe nascosta in vaticano o per lo meno il progetto. L'interessante teoria è raccontata nel libro " Cronovisore- il nuovo mistero del vaticano " del teologo francese Francois Brune. LO stesso autore incontrò padre Ernetti e cercò di cogliere interessntissime notizie, raccolte appunto nel libro. Ernetti concesse molte interviste sul Cronovisore e fece anche diverse pubblicazioni ma restò pressochè inascoltato soprattutto e come naturale, dalla comunità scientifica. Poi però ad un tratto ordini tassativi dal Vaticano fecero cadere nel silenzio padre Ernetti, poi scomparso nel 1994 e la vicenda restò sopita fino alla pubblicazione di tale libro avvenuta nel 2004.Il libro di padre Brune rivela fatti inediti, retroscena incredibili, dettagli sconcertanti, indica nomi di personalità al di sopra di ogni sospetto, di scienziati famosi, indica date, circostanze precise, riporta documenti straordinari, lunghe conversazioni con padre Ernetti che hanno riacceso il dibattito.Con il cronovisore, racconta Brune, un gruppo di scienziati guidato da padre Ernetti,fece ricerche storiche di eccezionale valore, da Mussolini al poeta latino Ennio ( di cui Ernetti scrisse il testo integrale del Thieste, come ascoltato dal cronovisore ), passando per Napoleone e per Gesù Cristo ( anche nell'atto della resurrezione ) e molto altro. Sarebbe davvero incredibile se tutto fosse vero perchè si risponderebbe a migliaia di domande e su tutti i tempi ma tale mezzo andrebbe anche usato bene e con discernimento cercando di non esagerare. Poi ovviamente resta il mistero del silenzio Vaticano, forte di un potere secolare che detta legge.

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